Come leggere i flussi dei volumi in ingresso ed in uscita dal mercato

Flussi di Volume - Come leggere l'ingresso e l'uscita dei volumi dal mercato
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Gianluca Salvatori
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Oggi, l'analisi dei volumi da parte di traders, libri e materiale reperibile in rete si concentra quasi completamente sul modello del Volume Profile ovvero una logica ed una tipologia di rappresentazione che oggi giorno con questi nuovi software piuttosto potenti e con il flusso dati real-time estremamente preciso, a mio personale parere risulta essere assai datato e limita la sua utilità ad identificare esclusivamente ed in modo parziale, alcuni supporti e resistenze e nulla più, alla stessa stregua di supporti e resistenze barchart.
Il motivo per cui sostengo questo è semplice........Steydlemayer nel 1983 creo la rappresentazione ad istogramma solo perchè per l'epoca era l'unica che gli consentisse di identificare per deduzione le "zone di Valore" ed in particolare il punto di maggior Valore, ovvero di Volume ed il picco di volume. Questo perchè se non ho i mezzi tecnici per identificare i volumi intraday (non esistevano le quotazioni telematiche), l'unica via che posso utilizzare è quella della deduzione, ovvero se il prezzo passa sopra determinati livelli per più e più volte, e sapendo che quando il prezzo scambia a determinati livelli, indubbiamente scambia quantità che però non posso conoscere, ma indirettamente posso solo dedurre. Se infatti passo sopra determinati prezzi e ad ogni passaggio scambio N quantità (non conosciute), posso dedurre che tanto più passo sopra quei prezzi e tante più quantità/volumi avrò scambiato a quei prezzi e quindi solo in questo modo posso identificare (con la tecnologia dell'epoca) le zone di Valore/Volume.
Oggi però questa logica visti gli strumenti di analisi disponibili, è superata anche se applicata ai volumi con il più moderno e preciso Volume Profile.
La direzione a mio avviso verso cui bisogna muoversi è quella della dinamica dominante del mercato e quella dell'analisi dei flussi di volumi del mercato.
Le zone di volume, sia quelle del picco dei volumi o anche altre, sono zone/aree che si riempiono e si svuotano in funzione delle dinamiche del mercato che ne modificano in continuazione le logiche ed i presupposti.
Dati MACRO, news, utili societari ecc.... ecc..... creano delle spinte e delle dinamiche nel mercato che ne modificano in continuo l'equilibrio e le prospettive, permettendo la creazione e lo smobilizzo di posizioni di breve/medio/lungo periodo. Queste posizioni non rimangono aperte all'infinito e anzi spesso vengono smobilizzate/ svuotate dei volumi che le compongono anche molto rapidamente, a volte anche nella stessa giornata. Specie negli ultimi mesi con l'avvento delle così dette "macchinette" o High Frequency Traders che hanno trasformato il Mercato in un luogo dove prevale la logica speculativa di breve / brevissimo periodo e non più il luogo dove prevalgono gli investimenti. Pertanto alla luce di questo, come faccio a considerare attendibile una zona /area di Volume se non posso conoscerne la dinamica, tanto più se la dinamica ha un'evoluzione di brevissimo ?
Perchè in determinati casi queste zone respingono i prezzi o li supportano ed altre volte vengono bucate, passate come nulla fosse senza nemmeno soffermarsi un attimo, anche se sono zone create da poco (ieri o addirittura nella stessa giornata) ?
La risposta a mio avviso risiede nel fatto che la modalità di osservazione del mercato secondo la logica del Volume Profile ad istogramma, è una modalità superata, passata, statica, rappresenta il passato fermo al 1983 che non permette di analizzare il fluire dei volumi che entrano ed escono dal mercato seguendo l'attuale logica /dinamica del mercato stesso.
E' da paragonare alla stessa stregua della analisi fatta su candele/barre daily rispetto alle barre intraday in cui queste ultime ci mostrano la dinamica dei prezzi all'interno della giornata, mentre le prime ci forniscono solo un quadro giornaliero statico e poco significativo che lascia spazio a pochi spunti riflessivi di analisi, se non a logiche decisamente superate per la potenza tecnologica e di analisi oggi disponibile.
Siate sinceri......quanti di voi oggi disponendo di grafici intraday analizzano "solo" le barre giornaliere ?
Allora mi chiedo io...........se questa logica la trasliamo al Volume Profile, perchè analizzate solo il volume profile della singola intera sessione e non create dei volume profile intraday a 60min, oppure a 15minuti o inferiori ? La logica di base sarebbe la stessa che differenzia un'analisi fatta su barre daily piuttosto che su barre intraday..........
Il motivo a mio avviso è che si cerca di analizzare il flusso dei volumi con lo strumento sbagliato, uno strumento ad oggi superato che poteva essere corretto ed anzi assai geniale nel 1983 quando non si disponeva di quotazioni telematiche, ma oggi..........oggi è decisamente superato e utile solo per identificare dei potenziali livelli di supporto e/o resistenza, alla stessa stregua dei supporti/resistenze barchart.
Qui sotto un esempio di ieri e giorni scorsi..........Domanda:
Perchè le zone di volume ed in alcuni casi gli stessi picchi di volume vengono bucati con estrema facilità al primo passaggio ? Perchè al raggiungimento della zona di volume, il mercato non si ferma e a volte penetra ben oltre la zona di volume ? Se non si ferma subito..........allora dove devo considerare il supporto/resistenza, sopra - sotto o in mezzo all'area di volume ?
Vedi come i prezzi bucano le linee viola con le freccette viola che determinano la base del supporto o il tetto della resistenza di volume.







La logica corretta e non impossibile, è quella del flusso dei volumi che seguono le dinamiche dominanti del mercato in continua evoluzione.
Notizie MACRO, news, utili ecc........ spostano gli equilibri ? ecco dunque che i volumi entrano ed escono dal mercato determinando i movimenti dei prezzi e creando le basi per movimenti strutturali dinamici che si muovono in sincronia con le dinamiche dominanti del mercato.
Pertanto ad oggi, disponendo di queste tecnologie e di questi strumenti è decisamente fuori tempo soffermarsi ed analizzare i volumi seguendo la via che è stata percorsa inizialmente da Steidlemayer nel 1983, in quanto quella ad oggi a mio avviso è una via decisamente superata, passata, vecchia. Come spesso ripeto, pensate fuori da quegli schemi "classici" che purtroppo ci influenzano e ci limitano mostrandoci un unica via, ovvero quella già percorsa da altri. Non dico di reinventare la ruota, ma semplicemente che non c'è scritto da nessuna parte che la via giusta per analizzare i volumi, vista la tecnologia oggi disponibile, sia quella che percorrono tutti............spesso solo perché quel qualcuno ha detto a "tutti" che questa è la via da seguire e noi tutti dietro, permettetemi di dire (assolutamente senza offesa in quanto mi ci metto anche io in mezzo in quanto l'ho fatto per anni)...............come "capre" !!!!

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